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Semprevisa da Sezze..con quelli del CAI

Antefatto Certo con sta tosse, niente posso fare, ma…come si fa a non cedere al pressante invito di quellidelcai? “Vieni all’uscita domenica? Si va al Semprevisa da Sezze” mi chiede Arnolfo, e prima che la mente elabori un motivato no, la pronta risposta è “SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII”. Che tanto già l’ho fatto sto percorso.

L’epica impresa: Oggi è un’uscita ufficiale, Arnolfo è l’accompagnatore e oltre a me c’è anche Alessandra. Chi è? Chiederete voi curiosi come il vostro solito. E che ne so? Una del CAI e hai detto tutto, già come si presenta che manco mi saluta, relegandomi subito al ruolo di “questa sarà la solita sfigata che non sa che fare la domenica”. Niente vero, potrei passarla a tossire nel divano addosso al Nozzolone. Intanto la lascio parlare, che in assenza di Giorgio serve un valido sostituto che sostenga la conversazione. Ovviamente parla come una del CAI; discorsi ai quali non voglio partecipare, quasi come quelli speleo quando spettegolano. E poi chi gliela fa? Il fiato mi serve per tossire. Partiamo dal sentiero 711, che s’inerpica nella valle ad ampie curve fino alla fonte della chiesa. Da qua iniziano le tre pettate che portano alla sella per la cresta del Semprevisa. Devo dire che sti due, parleranno si come quellidelcai, ma hanno un’andatura della quale non mi posso proprio lamentare. Immagino che si saranno adeguati alla mia che ho anche tempo per vedere un buco interessante. “Sai” mi dice Alessandra “qua sono frequenti questi fenomeni”. A me! Speleologa dalla nascita. Immediatamente le rispondo piccata “lo so bene, sono speleologa e ho sceso il Consolini” posto che sappia che sta qua a due passi e che ce la butterei direttamente dentro a dirmi ste cose con aria di sufficienza. Ma tant’è, oggi devo fare sta parte, della novizia che fa le uscite con quellidelcai. A voja Arnolfo a dire che di uscite ne stiamo facendo una più tosta dell’altra, ormai ho la pecetta “sfigata della domenica”. Bon mi frega assai e appena arrivata alla croce mi metto a mangiare. Manco una foto, tiè. E no, a grande richiesta devo anche fare la foto di vetta, ne faccio una alla come viene viene, che non mi spreco a meno che non trattasi di fiori. Ma che ne sanno questi di fiori. Invece no, esce che st’Alessandra è pure botanica. Allora un valido argomento di conversazione ci sarebbe. Ma niente, fortuna che posso chattare con Gianleonardo che sta qua sotto a fotografare crocus come me. “Potevi dirmelo che saresti venuto” gli dico “sarei partita con te a fotografare fiori!!” e parlarne a piacimento. Ma è stata una cosa estemporanea la sua che ha più tosse di me. Non ci resta che intraprendere la lunga, estenuante, discesa. E qua Arnolfo se n’esce che servono foto per Alberto “lo potevi dire subito, ne ho fatta una in vetta e basta”. Allora mi scateno. Se è per Alberto, posso anche fotografare st’Alessandra mentre chiacchiera di vette quanto tempo ci si mette. Facciamo le soste di rito davanti alle sorgenti e al tasso, ma mi astengo dal spiegare di orbitoline e altre amenità, quelle le tengo per Giorgio che è curioso e Arnolfo già le ha sentite. Per tornare apriti cielo, potevamo fare la direttissima, macchè, prima siamo andati tutti a destra, poi, arrivati allo stradone, invece di prenderlo in discesa l’abbiamo preso in salita. “Perché?” chiedo allarmata ad Arnolfo “per passare al di là di questo monte, vedrai che in venti minuti siamo alla macchina”. Sehhh, altro che venti minuti. Dico solo che a scendere s’è zittita anche Alessandra e in silenzio tombale abbiamo concluso sti 18 km di sentiero che c’è voluto del bello e del buono ad inventarseli. Abbiamo girato tutti i versanti possibili e immaginabili. Fatto sta che alla fine Alessandra dice la buona parola “certo che gli altri del CAI mai sarebbero venuti a far sto giro così lungo che abbiamo fatto in pochissimo tempo”. Ah si? A parte che Giorgio me ne avrebbe dette tante, ma se proprio la pensa così, ben, “ciao, come ti chiami?presentiamoci, mi ha fatto piacere uscire con te”. Questo è rimasto nella mente, in realtà se n’è andata come è venuta, manco ciao (o si?).
Alla prossima!!!!!!!!!! Mg 17.2.2019

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