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Sega all'oviso dei maiali

Antefatto: Michele e Katiuscia vanno a funghi sulle falde del monte Lupone, precisamente, nella selva di Cori, perché, com'è noto, ormai loro hanno un solo monte e una sola meta: LUPONE.
Cerca cerca, s'imbattono in un buco, non contenti, coinvolgono i Nozzoli alla conseguente esplorazione.

L’epica impresa:

Di mercoledì, perchè Michele alla domenica lavora; così presenti sono solo: Michele, appunto, Mg e Nozzolone, che fanno sega anche al lavoro (sega più sega meno…).
Tempo previsto: pioggia, invece c'è il sole e si va, preparate tutte le cose per una esplorazione di buco intonso. Il Nozzolone, di carattere tirato in tutto (tranne che nel cibo), porta due corde, una da 20, una da 30, ma buttati i sassi quelli rimbalzano a lungo e Michele fa il muso. Mg a vedere quel pòpò di inghiottitoio resta allibita "e che, nessuno l'hai mai visto? Altro che buco, questo è un classico sprofondamento lepino in piena regola". Michele, lo scopritore, arma, ma armando trova lo spit "noooooooooo, e va beh, scendiamo, metti caso che l'hanno fatto secoli fa, almeno cerchiamo di capire che buco è". Scendono Michele ed Mg e poi, su un terrazzino franoso e fangoso, aspettano il Nozzolone, per fargli armare la tratta successiva. Quello arriva tutto pimpante, s'accinge ad armare, ma…non ha la chiave "famo a capirse, chi non ha la chiave non può fregiarsi del titolo di speleo" (frase storica detta ai Serini…).
Miche e Mg gli prestano la loro, ed il Nozzolone con nonchalanche continua l'armo, butta la corda, la quale, bontà divina, arriva quasi quasi in fondo. "Oplà, venite".
Il fondo è un classico merdoso fondo di merdoso inghiottitoio lepino, fango, acqua, fango.
Mg, senza stivali, s'impunta come un mulo"andate voi, che non mi voglio bagnare i piedini" e lesta risale: Michele, visto che il buco l'ha ritrovato lui, vede la sigla "CAI Latina 1968", s'infila in una strettoia, arrampica una risalita armata da cani, butta la corda di tale risalita nel pozzo successivo ma la corda non basta…Per la cronaca il pozzo non soffia né aspira, è fango con un po' di roccia intorno, ma Michele lo decanta come il non plus ultra degli inghiottitoi, uno splendore proprio. Risalgono tutti belli infangati e non disdegnano di cercare funghi, carichi come sono, vista la posizione curva propizia a ciò. Si trova poca robaccia, ma il Nozzolone è contento lo stesso "si tenne tutto".

Consultando il librone di Mecchia si scopre, alfin, che il buco altri non è che "l'oviso dei maiali" 35 metri di profondità, 25 di lunghezza, amen. La sega, ovvio, la vince il Nozzolone per mancanza di chiave armatoria.

Alla prossima!!!Mg 12.1O.2005

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