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Cima Vezzena

Oggi Francesco va a sciare con Sibilla mentre a noi propone un bel giro. “Andate a Vezzena che c’è il sole”. Non aggiunge, ma anche la neve. Però noi siamo sempre ben contenti di seguire le indicazioni dei posti magnifici che ci insegna e approdiamo nell’altopiano pieno di neve. Però, effettivamente, il pizzo di Vezzena sembra abbastanza sgombro e c’incamminiamo baldanzosi. Passiamo a fianco della colonia dove mi divertivo una cifra a 10 anni, costeggiamo il forte diroccato, per intraprendere il ripidissimo sentiero verso la cima. Ci sarebbe anche, in alternativa, una lunga strada a tornanti, ma troppo lunga. Salgo abbastanza rapidamente perché voglio proprio vedere gli strapiombi sulla Valsugana e le cime dell’altopiano di Asiago descrittici da Francesco. Come dire “lo so che fatti due passi volete smettere ma il bello sta in cima”. In effetti. Sergio non gliela fa ma non avendo nemmeno il fiato di protestare mi segue ansimando. “Se vuoi fermarti mi aspetti, salgo e scendo” gli dico. Invece arriva proprio fino alla strada dove manca solo mezz’ora alla cima. Qua decide che basta. Mentre mangia salgo assai rapidamente fino alla vetta, mi faccio fare qualche foto da un gitante, ammiro gli strapiombi e le amate cime dell’altopiano e scendo, ringraziando in cuor mio il tremendo allenamento di Riccardo che mi ha messo le ali ai piedi. Raggiungo Sergio nella strada dove sta mangiando, gli tolgo il pane di bocca e proseguiamo la discesa stavolta per lo stradone innevato. Però, ad una certa, escono fuori le famose tracce. Nel tablet ha tracce di tutto il mondo, certo, risalgono ai sentieri IGM dei paleolitici, ma sempre tracce sono. “Mettiamoci le ghette” dice e capisco immediatamente di che traccia trattasi. Fatti pochi passi subito si perde ogni riferimento, solo neve alta, meravigliosi boschi di abeti dove scorazzavo da bambina e palei ripidi. Un posto da sogno per noi, camminare ove non passa cane è uno dei nostri obiettivi e qua l’abbiamo raggiunto in pieno. Ogni tanto Sergio controlla il tablet e cambia direzione, fatto sta che, come d’incanto, siamo a due passi dalla fine dello stradone. Cioè alla macchina, contenti e soddisfatti. Anche stavolta il Trentino ci ha riempito di emozioni.
Alla prossima!!!! Mg 29.12.2021

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