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Vedo nero... (Esplorazione Grotta Pandora)

Antefatto:Vedo nero coi miei occhi, vedo nero e non c’è pace per me..
L’epica impresa: Pensavate che avessi attaccato il casco al chiodo veh? E invece no!
Se non m’entra tuta e imbraco, poco male, ne compro altri più comodi, se non m’entra la grotta, poco male, vado dove ci passo, tiè. Stavolta è stata sfondata Pandora e posso io mancare all’appuntamento? Posso io continuare a rosicare ascoltando le imprese dei miei compari? Mai! Così eccoci al campo congiunto del GGCR e Circolo, un mare di tende, un mare di spelei, una degna e splendida organizzazione. C’è pure Nerone, il Sublacense che in una mise scarponi-bastoncini-mutande va a scavare un buco “ve ojo bè!”. Dei nostri ci sono quasi tutti che, constato, hanno subito adottato l’anda circolesca, entriamo in grotta a mezzogiorno e mezzo, ma tanto è sabato e non mi prende la fregola. Per compensarli ho regalato loro tre kili di ciliegie marce che m’ha venduto uno dei lepini “vedrai che torni” si, con un bastone nodoso..Ma, come dice giustamente Davide, al campo puoi portare tutte le robacce che ti sono rimaste a casa e non sai come finirle, vedrai che qualcuno prima o poi le mangia, infatti, vedo Paolo che si accinge a mangiare le ciliegie mosce, spero che non gli facciano qualche effettaccio in grotta, e da vaso di Pandora diventi vasino.
Va beh, poche ciance, il Nozzolone, è stabilito, non ci passa, dovrebbe andare con Fabio a scendere il Vampiro, ma appurato che sta a due ore di cammino ed è pure introvabile, di buon grado dirotta per le salsicce.
Così a Pandora siamo Federica e la sottoscritta, squadra veloce per armare il pozzo nuovo; Paolo ed Enrico, l’allievo, per rapido corso speleo; Elena, Loretta e Patrizia per il resto.
Seguo Federica e, non conoscendo la grotta, mi s’infila un piede tra l’ansa della corda, lo spallaccio dello zaino, e non so che diavolo altro, una fatica immane a scastrarmi da una situazione assurda, ma c’era il frazionamento? Mica visto, e poi mi tocca fare sta figura da sega con Federica che mi aspetta, ahiò! Farmi aspettare, che sia il karma che mi sta piombando addosso? Va beh, senza maniglia mi tocca ricorrere ai muscoli palestrati e vai, ariccomi Federì, arrivo. A parte ciò, il resto procede liscio e ci troviamo alla sala dei due rami. Federica arma la salita e il pozzo sottostante e io al massimo le dico “brava” fa tutto da se. Intanto arriva anche Paolo che sale per consigliare Federica, che tra l’altro non ne aveva bisogno, ma si sa che una voce maschia ha il suo supporto psicologico. Arrivano anche gli altri, come scopro sentendo il ciarlare ininterrotto di Elena. Per scappare scendo dopo Federica e scopriamo, ahimè, che sto ramo finisce inesorabilmente. Il bel pozzo non ha prosecuzioni, sarà il livello di orbitoline? Arriva Paolo e si mette a fare foto, mihh! anatema, foto di grotta morte assiderata sicura! che devo fà? Portare fuori Enrico? Ecco, è una buona idea. Del resto devo pur sempre mantenere il primato della prima che esce, eppure non avevo nemmeno l’elastico stavolta.
Anzi con le vampate non mi serviva nemmeno il poncho, che del resto non è servito perché Federica non è una che pettina bambole, arma e va.
Insomma in men che non si dica esco con Enrico a ruota che ha imparato in una sola lezione come si esce da una grotta senza lagne e senza soste.
Fuori c’è il Nozzolone che dice che sono in ritardo di mezz’ora sull’uscita preventivata, va beh, avevo l’allievo, che come scusa direi che va benone.
Salutati tutti, riprendiamo Irene e ce ne torniamo a casuccia, ma, secondo me, gli altri stanno ancora dentro… La sega? a me che mi sono incastrata con l’ansa della corda come una pivella? Ma proprio proprio? Va beh, in mancanza di altri elementi la prendo. Alla prossima!Mg 4.5.2011
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