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Triglav 2006

2.9.2006 La nostra meta è ancora il Triglav, entriamo in Slovenia per Gorizia e ci fermiamo a Ciginj vicino a Tolmin in una casa "Blue House" incorniciata da un glicine centenario, degna di sosta.

3.9.2006 La salita al Triglav inizia alla Dom Savica (669 m), vorremmo salire per la Komarca ma, visto che per prendere il sentiero bisogna pagare, saliamo più agevolmente verso il Dom na Komni (1520 m).
Il sentiero è dolce e si sale tranquilli nel bosco misto, incontrando un'infinità di sloveni che scende, tutti ci salutano come si conviene "dober dan", alla fine, sfiatati, riusciamo a mormorare solo un fievole"dan".
Il rifugio è nuovo, confortevole nonchè poco frequentato.

4.9.2006 Dal Dom Na Komni andiamo al Koca pri triglavskim Jezerih (1685 m). Il sentiero si snoda tra boschi di aghifoglie, doline, campi solcati, è molto lungo ma speleologicamente interessante.
Il calcare lisciato da molti piedi, quand'è bagnato è veramente scivoloso, Sergio infatti si cappotta cadendo malamente sul gomito malato, il quale immediatamente si gonfia.
La nostra meta diventa ormai necessità, siamo distanti da tutto. Il Koca pri triglavskim Jezerih non è così confortevole come il rifugio precentente, non solo, è anche affollatissimo, ma i laghetti intorno al rifugio sono spettacolari.

5.9.2006 Il gomito di Sergio necessita cure urgenti, decidiamo di andare all'ospedale di Trieste, scendendo dalla ripida Komarca.
La Komarca è un altissimo dirupo di rocce ammantate di bosco, che incombe per un'altezza di 700 metri sul fondo della Savica.
Lungo il percorso, nella parte inferiore, una deviazione conduce vicino all'impressionante risorgente della Savica che dà origine alla Sava di Bohinj. La caverna però è situata sopra la cascata, raggiungerla diventa veramente pericoloso, come attestano alcune lapidi in loco.
In ogni caso la grotta sifona immediatamente, parte dell'acqua proviene anche dal soprastante Crno jezero.

5.9.2006 Ed eccoci a Trieste, mentre Sergio fa il giro turistico dei vari ospedali triestini, Mg non disdegna di ripercorrere il sentiero Rilke, per poter fotografare dei bellissimi esemplari di Campanula piramidalis .
Il sentiero, dedicato al poeta Rilke, dalla baia di Sistiana porta al castello di Duino, e si snoda lungo un'alta falesia, tra rocce calcaree e boschetti ameni.

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