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Sporco Malaina! (Ricerca grotte Monte Malaina)

Antefatto Dovevamo andare al Corvo oppure a Pizzo Intermesoli, ma siamo finiti sul Malaina. Chi? Giorgio, Sergio e io. A che fare? A cercare lo Sporco Malaina e due buchi di Rocco, due dei tanti.

L’epica impresa: Partenza con molta calma, alle 7, ma arriviamo con la solita mezz’ora di anticipo, in linea con le uscite di quellidelcai. Però come gli spelei, stillicidio di bar e pizzerie finchè, scarponi ai piedi, prendiamo la salita del Malaina. Non per sentiero, ovviamente, che c’è da trovare il buco di Rocco su pendio franoso. Inutilmente Giorgio mi chiede spiegazioni geologiche su sto pendio franoso atte a trovare il buco. Diciamo pure che ne trova uno che potrebbe essere in quanto ci passa solo il bastone. Anzi si mette d’impegno e trova tane sotto ogni anfratto ma, visto che non ci passa nemmeno Lavinia e non soffiano, non le degno di considerazione. A dire il vero ne trovo una anch’io che soffia e il sasso casca ma sembra un traforo, finisce due metri sotto. Il Nozz, più fortunato, trova invece lo Sporco Malaina, in ciò avvantaggiato dall’esattezza del punto messo da Federico. Il pozzo si presenta assai promettente, a vederlo, ma appena ci metti il muso dentro scopri che scende due metri e poi c’è uno scavo. Subito sondiamo lo scavo, porta a un pozzo con ottimo calcare, ad essere ottimisti fondo una ventina di metri che termina su fondo sassoso e invece di scampanare si stringe. Il tutto visto dall’alto però. Sappiamo che non è stato rilevato perché finisce, per cui ce ne guardiamo bene dal rilevarlo noi, sostanzialmente non abbiamo né corda, né imbrachi né tantomeno materiale da rilievo. A sto punto, osservando l’espressione di Giorgio “mi sto addormentando da quanto si va piano” decidiamo di fare almeno la cima del Malaina. Certo non è un 2000 ma il panorama merita. Scendiamo per la cresta verso il Semprevina e ad una certa il Nozz mi chiede “andiamo al Semprevina ti va?”. Non credo alle mie orecchie, forse lo fa per Giorgio, eccome se mi va, Giorgio anche, ma invece di prendere il sentiero scende sempre di più direzione Pian della Croce. Boh? “Non è questo il sentiero del Semprevina” gli strillo e lui “Sii”. Come si? Vuol scendere e poi salire? Giorgio l’ha contagiato a tal punto? Invece son io che ho capito male, la domanda non era andiamo al Semprevina ma scendiamo a valle. Non tutto il male vien per nuocere perché scopro di essere ingaggiata a lavoro botanico e il tempo stringe.
Quel che dovevamo fare l’abbiamo fatto e siamo contenti di aver ingaggiato anche Giorgio, una volta tanto, a cercar buchi.
Alla prossima!!! Mg 27.9.2018
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