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Sonny, più sega che cane

Antefatto: Bellissima domenica ventosa, limpida e fredda; l'ideale per cercar grotte.
Chi c'è? Mg, Federica-terminator, Patrizia e Sonny. Gli altri? assenti più o meno giustificati, con una vasta casistica di malati, impegnati, stravaccati, ecc.

L’epica impresa: Dove si va? nel Sempre avvisa, perchè quest'anno occorre aprire un fronte lepinico, oltre che aurunco; il tema del convegno FSL prossimo venturo sarà sulle esplorazioni nei Lepini ed il GSG è un pò scarsotto sull'argomento.
Nella macchina nozzolesca, ben più spelea di quella di Angelo, c'è posto anche per Sonny, il quale, nonostante la coperta, provvederà ad impelarla ben bene, sbavando qua e là per completare l'opera.
A Carpineto incontriamo lo speleo club, impegnato su nuova grotta con pozzo da 50 ancora intonso; qua tocca darsi da fare, regà.
Vista la giornata particolarmente limpida, decidiamo di percorrere la cresta dell'erdigheta, verso la cima del semprevisa, per gustarci il panorama sulla pianura pontina, il circeo, le isole pontine, gli ausoni, gli aurunci ed il monte ruazzo laddove, com'è noto, ruzzola il cardinal ruini.
Che foto regà, una più bella dell'altra, peccato che la digitale, forse per il freddo, forse per le batterie ricaricabili andate, non ne voglia sapere, niente, nemmeno una di Sonny, come implora Patrizia.
Sonny.......non è che si è sentito il silenzio siderale degli spazi montani, no, nemmeno il fruscio del vento tra i rami spogli, macchè, neppure il cinguettio dei 4 passeri (no, solo tre passere....) tra i tassi, niente di tutto ciò, solo Patrizia che urla "Sonny", perchè quella mignotta di cane (diventato eunuco, e perciò tendenzialmente imputtanitosi) corre dietro ad ogni escursionista che passa all'orizzonte.
Lui si comporta da quel cane che è, solo che Patrizia, nonostante le lezioni di psicologia di Michela sui bambini (che cani e bambini, c'è poca differenza) ancora non l'ha capito, e gli imbastisce sermoni sul "io sono la tua padrona e tu devi ubbidirmi ciecamente e vivere solo in mia esclusiva adorazione".
Per non starla a sentire, Mg e Federica cercano buchi possibilmente distanti. Mg non trova niente, ma Federica un sacco, e tutti lungo una specie di corridoio tirrenico, per capirsi, in vista al tirreno, dei quali un buon numero già spittati, ma qualcuno ancora da aprire.
La ricerca è facilitata dalla neve, perchè i buchi nereggianti soffiano aria calda. Col Gps si posizionano gli ingressi, tutti lontani e da allargare, come da manuale.
Anche Sonny, stufo di sentire Patrizia, dà il suo canino contributo, fermandosi davanti ai buchi, in atteggiamento speleo "e vieni un pò a vedè, invece di chiamarmi per niente". E poi dicono dei cani, a quello (ormai quella...) gli manca la parola, che se potesse parlà...................
Cammina, cammina, cerca che ti ricerca, arriviamo quasi in cima, ma, come tutti gli speleo, la cima c'interessa poco e niente, fatti rapidi calcoli sull'ora e luci a disposizione, decidiamo senz'altro di tornare, Sonny al guinzaglio per non farlo accoppiare (non si sa come, ancorchè l'argomento meriti una puntata di quark) con i cani degli escursionisti.
Al ritorno rincontriamo lo speleo club, interessandoci da veri giuda, ai risultati. Sonny in macchina provvederà a darsi delle arie, rendendo opportuno un viaggio agghiacciante con iperventilazione esterna.
Stavolta Mg non avrà corde da lavare, ma una macchina da bonificare, prima che il nozzolone sgami l'intrusione canina, provocandogli un repentina metamorfosi in nozzolescu "famo a capirse, chi è entrato in questa macchina in mia assenza?".
La sega, visto che, se è pur vero che si dà a cani e porci, ma che Sonny non ha fatto altro che rivestire la sua intrinseca natura, va a Patrizia, che resta tutt'ora ignara dell'etologia canina (consiglio di regalarle per natale il libro "il cane questo sconosciuto").
Alla prossima!!! Mg 18/12/2005

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