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Serini..ancora Serini! (Esplorazione rilievo Grava dei Serini)

Antefatto: Che i Serini siano nostri, come del resto tutto il massiccio aurunco, è un dato di fatto inconfutabile per cui, quando vogliamo mostrare le penne del pavone,quale altra grotta si presta meglio di colei che ci fece grandi?
Stavolta i nostri ospiti sono, niente poco di meno, che: Cristian del GS CAI Roma - CNSAS, Cecilia dello Speleo Club Roma - CNSAS, Maurizio che ha fatto il Mecchione e tanto basta a rappresentarlo, nonchè Francè - CNSAS, fio mio e scopritore di gran parte di Serini. Il GGCR è ben presente nelle persone di: Andrea, Lavinia, Simone, Allison, LucaLuportiere, l’altro Luca, Roberta, Paolo, Federica, Fabio, Saverio, il Nozzolone e la sottoscritta. Siamo in 17 e ci porta bene.

L’epica impresa: I nostri obiettivi sono molteplici, oltre che fare una bella imbarcata intergruppi, anche l'ennesimo rilievo, andare alla sala Grottaferrata e riarmare il traverso choc.
Già.
Senza paura alcuna che c'è il soccorso.
Così, mentre Paolo schiavizza Lavinia, Simone ed Allison a rilevare, andiamo tutti al salone Grottaferrata.
Mai riarmato e rivisto dall'11.8.1996, data della sua scoperta.
Da tener presente che gli armi sono di Francesco, che chissà da quale discarica li avrà riesumati. Tanto sale per primo lui a testarli e io lo guardo come la madonna sotto la croce, stesso phatos.
Il Nozzolone invece decide di non fare la strettoia e sale al Donati per assistere al passaggio del traverso choc dall'altra parte. Lui di phatos non ne ha perchè conoscitore di discariche e confida nella ruggine perché, dice, più una cosa è ruggine è più c'è da fidarsi.
Francè riarma il traverso choc con una corda e testuali parole “metto sta corda che ho di riserva, veramente non so quanto sia buona, ma dovrebbe tenere, al limite c’è l’altra”…. quella di 18 anni fa, tanto per capirse…. Poi passa su tre armi del 15/18 uno dei quali tremolanti e s'arrampica nella parete mollemente franosa. “Passato! A Mà! ora tocca a te ma attaccati a tutte e due le corde così se si rompe una c'è l'altra.” Degli armi non ne parla, ma li vedo piuttosto malconci. Mi attacco con le due longe e levo quella corta per passare a metà traverso. STUNG. Nonostante fossi artigliata sulle corde mi sento precipitare sulla longe lunga, 20 metri di pozzo sotto, il nulla intorno e niente a cui aggrapparmi, al limite coi denti. Il pensiero arriva fulmineo come la paura “fattore due! Mò si stucca tutto, non tiene più niente, longe, moschettone, corde, armi e roccia marcia”. Secondo pensiero “famme sbrigà prima che si stucchi tutto e precipito con tutto l’armo”. Ma tra la corda e la longe ci sono finiti i guanti, appesa come un salame con i guanti da rompere. ”FRANCE' AIUTO AIUTO VIEMME A PIA!” Francè corre in aiuto, tutto proteso sulla roccia marcia e mi aiuta a rompere i guanti, poi se ne va “NOOO!! TORNA!!!” perché devo passare per la roccia marcia e le gambe mi tremano dalla fifa che ho preso.
Lui subito torna per farmi passare la roccia marcia mentre il Nozz sghignazza “che sega!!!” lui che è salito da sotto, che se avesse passato il traverso choc sarebbe crollata anche il soffitto.
Ora tocca a Lucaluportiere “vieni Luca non aver paura” . Lui, a scanso di equivoci, mette tutte e due le longe, una di qua una di là e resta appeso con tutto sto corpaccione sul traverso, gambe penzoloni “non glielafo” .
Ecco Francesco arrivare pronto “ti tiro su di peso ma tu leva la longe” prova e riprova ogni volta la mole di Lupo ha la meglio “nonglielafo” e giù porchi a non finire “smetti di sbraitare e metti tutta la forza a levare sta cavolo di longe” strilla Francè ormai esausto e finalmente Luca glielafa.
Stavolta tocca a Saverio che traversa elegantemente con la forza della melanzana. Poi però diamo voce di passare per il pozzo, che Francesco sta procedendo per il Donati.
Ricomposta la fila mi ritrovo con Lupo e Andrea alla volta della galleria fangosa mentre Francesco esce con Saverio e Cristian attraverso Sarà Serini, tanto per farli stancare un po’. Incrociamo Federica con Fabio, Allison e Simone anche loro verso la fangosa mentre Paolo con Lavinia s’accingono a scendere il meandro stelle cadenti, gli altri invece sono usciti.
Andrea raggiunge Paolo nel meandro e mi trovo a uscire con Lucaluportiere che borbotta tutto il tempo “nonglielafo ho i crampi” ma glielafa benissimo, anzi, ogni tanto mi illustra tutte le morfologie tettoniche della grotta. Usciamo senza colpo ferire e fuori ci sono il Nozzolone, l’altro Luca e Roberta che ci aspettano. Scendiamo alle macchine ad aspettare il resto della truppa, compresi quelli di Sarà Serini che arrivano nemmeno troppo tardi “Saverio, com’è andata?” “un bagno di sangue, stavo con le gambe penzoloni, croll e maniglia incastrati tra roccia e costole e le mani che non potevo muoverle, fortuna che mi ha scastrato Francè altrimenti trovavano sto scheletro col casco incastrato in strettoia”. Mica per niente l’abbiamo invitato, che qualcuno del CNSAS al gruppo servirebbe,minestrine astenersi…..
Alla prossima! Mg 15.3.2014

Resoconto dell'uscita da parte di Cristian

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