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Se la ciapemo con calma! (Buso della Rana)

Antefatto: Non sto nella pelle ogni volta che vado nel nord est....perchè? Per tornare nei luoghi natii? Ma de che!!! per farmi un Buso della Rana!!!!!!!!!!! e visto che c'è la mia amica del cuore, Marina, le impongo di portarsi la roba da grotta, annamo!!!!
L’epica impresa:
Siamo in due, io, lei e il casco del Nozz, che deve provare i famosi led, fossero meglio della carburo, hai visto mai.....Le rispettive mamme c'hanno riempito le recchie di raccomandazioni della serie “dove andate col mal di schiena tutte due che siete vecchie!!” “chi? Noi? Facciamo i tibetani per scongiuro e via. La Marina, col casco del Nozz, prende il via e la seguo con lo zaino, corre, ma immagino che voglia vedere se la luce dei led sia più o meno veloce di lei. Al trivio l'impianto si spegne di botto. “Scumisiemo ben, come zelo sto fato dei led?” cambio le batterie e l'impianto rifunziona, tanto abbiamo luci di emergenza a iosa, andiamo! Cioè lei va e io la seguo sempre più sudata. Si gira e mi fa “zè dieze ani che non vao in grota, se la ciapemo con calma!!” . Il suo intento, veramente, è tirarla lunga fino alle tre di pomeriggio che apre il bar Rana e strafogarsi di bruschette. Ciaparsela con calma un par de balote, corre come una del nord est naturalizzata nord ovest e io sono naturalizzata centro sud e chi gliela fa a seguirla? Per arrivare in fondo al ramo principale poi, visto che ci ricordiamo solo le cose sceme della Rana e non quelle indispensabili, tipo arrivare al salone terminale, ci facciamo avanti indietro un sacco di diramazioni, belle per carità, che stimolano anche speleo curiosità, ma perdiamo tempo, si fa per dire. Arriviamo al salone terminale in tre quarti d'ora. “Ahò, con l'anda del sud c'avrei messo il doppio, come minimo”. Al ritorno si prende lei lo zaino e io devo filmare mentre lei, entusiasta dei led che le fanno vedere bene i colori della grotta, sfodera la sua competenza geologica per ogni pisada de can. “Si, si” le ripeto in continuazione, che finalmente procediamo con tutta la calmeta del caso. Lei propone di vederci anche il ramo di destra “nemo?” “si si” le rispondo perchè sono le uniche sillabe rimaste dal fiato che ho perso. Fortuna che, a na certa, si ricorda di aver il mal di schiena altrimenti ci saremmo fatte tutti i 40 e passa kilometri di grotta “vedemo anca chel ramo?” “SI!SI!”.... Mentre siamo intente nel passaggio basso vediamo due fari luminosi, che è? Un cane!! con rispettivi padroni, tranquillo. “Come avete fatto a fargli fare laghetto e passaggi?” “nello zaino!” anvedi “e voi che fate? Arrampicate?” ci chiedono e la Marina “noi siamo vestite da speleologhe” come dire, in grotta così ci si veste. In men che non si dica siamo fuori, troppo presto per il bar Rana, tergiversiamo fino alle tre meno 5 “Fate le bruschette?” “il bar è chiuso, apre alle tre!” alle tre e 10 ci torniamo “fate le bruschette?” “sio mate, noccio, masa presto”. “Ahò in sto bar Rana ghe metemo la croce sora, qua i vien solo quei del grupo de Schio che i gà esagerà a vegnerghe, i se gà montà la testa!” Se la gavemo ciapà con calma per ninte a saverlo ghe gavarisimo messo tre quarti d'ora a nare e massimo mezz'ora a tornare e bon, fata anca la Rana!
Alla prossima! Mg 26.12.2015

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