sega successiva
torna all'indice
torna al menu

Sega della grotta della vipera

Antefatto: :Appuntamento domenicale nella valle del noce, in quel di Esperia, per scavare un buco soffiante, a detta di Paolo, in comunicazione certa con la falange armata, 700 m più in alto.

L'epica impresa:Le squadre sono due. Una composta da Mg e Nozzolone che devono trovare la grotta, in base a sicure indicazioni: albero secco con due bucce di banana sopra. L’altra squadra, composta da: Paolo, Federica, Loretta, Luca e Roberta, che già hanno lavorato il giorno prima alla falange armata, li raggiungerà tornando dal campo.
Caldo torrido, il Nozzolone sale proprio dentro al canalone mentre Mg s’intrattiene piacevolmente nella costa a fotografare fiori, fiorazzi ed erba stenta, “sia mai che a furia di cercare fiori trovo grotte...”.
Dall’alto della costa Mg si avvede delle bucce luccicanti: “grotta in vista!!” ma il Nozzolone fa orecchie da mercante, ne ha trovata un’altra soffiante, poco sotto e con la straordinaria piacevolezza che sta in ombra, mentre quella delle bucce sta sotto un sole cocente.
Benissimo, Mg disdegna quella delle bucce, visto che la pvc fa tutt’uno con le cosce torride, e s’infila nell’altra, cioè, ci mette il mignolo dentro, altro non passa.
I mezzi ci sono tutti, paletta, malinpeggio, piede di porco, mazzetta e scalpello e vai a scavare con grande strepitio di ferraglia.
Nel frattempo arrivano anche gli altri, tutti contenti del nuovo buco molto promettente. Con i soliti convenevoli raccontano ai Nozzoli le imprese del giorno precedente: la falange armata è già un meno 60 molto bello, con pozzi larghi e contatto tra calcare alto e calcare basso.
Molto bene, al solito Paolo s’impossessa della postazione e diventa un’impresa contendersi il privilegio di scavare, anche Luca, con la schiena handicappata vuol dare il meglio di sè, nonostante le invocazioni di Roberta che lo vuole abile per altre prestazioni (tutte le scuse sono buone per defilarsi ehhhh.....).
Però a distogliere Roberta dalla lagna è una vipera, bellina bellina che, tutta acciambellata, si gode l’invasione territoriale. Un urlo sconvolge la bassa valle latina, rimbombando per tutti gli Aurunci propagandosi oltre Formia e Gaeta:
“LA VIPERAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA”.
Le vipere sono sorde? noi no, con lesioni timpaniche e acufeni di rimbalzo, tentiamo di spiegare a Roberta che una vipera acciambellata è innocua, può solo che scappare, ma non ti assale alla gola mentre scavi, la cosa è moltissimo improbabile.
Niente da fare, ogni logico ragionamento e la stessa stasi immota della vipera, non rassicurano per niente Roberta che tutto il tempo si erge a difensora dello spazio umano a baluardo contro l’invasore (la vipera invasora, non noi..).
Però, causa morsi della fame, infine Roberta molla la postazione e la vipera, finalmente rilassata, può tornarsene al suo buco per raccontare alla famiglia la strana natura degli umani, “pensate, hanno paura di noi, chi lo crederebbe mai...eppure ho soffiato per avvertirli”.
Già la vipera ha soffiato a Roberta “Luca!! mi ha soffiato, perfino soffiato, pensa che pericolo immane!! il soffio di vipera”.
Intanto Paolo riesce a staccare quel tanto di roccia sufficiente a farlo entrare, ma non abbastanza per farlo proseguire, toccherà tornarci con materiale più persuasivo.
Mentre torniamo commentiamo che mancava Angelo a fare il duetto con Roberta, certo che di bestiacce ce ne sono in giro...ci vorrebbe qualche grande opera che, con una bella gettata di cemento, impedisce il prolificarsi di tutti questi animalacci pericolosissimi, questo è poco ma sicuro (le grandi opere, intendo....l’autostrada Esperia-Campo di venza).
La grotta nuova come si chiamerà? risorgenza della vipera o inghiottitoio della vipera? ai posteri..
Intanto la sega va a Roberta, per panico inconsulto.
Alla prossima!Mg 25.5.2008

sega successiva
torna all'indice
torna al menu