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Sega "Veni Vidi Vici!!" (Esplorazione rilievo Risorgente Monte Altino)

Antefatto: C’è moooolto da fare sui monti Aurunci, perciò ci dividiamo in due gruppi.
Quelli che non hanno soverchi problemi e quelli che ne hanno. I primi partono sabato, stanno via tutta la domenica e chissà a che ora tornano, i secondi hanno sempre il tempo contato.
L'epica impresa: Mg, Nozzolone e Walter, del secondo gruppo, si danno appuntamento domenica mattina ore 7, meta la risorgente del Monte Altino, esplorazione, rilievo e la necessità di tornare presto.
Ore 6,55 il Nozzolone mi sveglia “e la sveglia?” “mihhh! è messa, com’è che non ha suonato?” s’ignora, immagino, se abbia o meno suonato, ma temo che, essendo entrambi vecchi bacucchi, mezzi sordi, non l’abbiamo sentita. In un quarto d’ora però stiamo al bar e non c’è Walter, preavvertito del ritardo. Perché sta ad un altro bar, in un altro parcheggio. Annnamo beh, annamo, qua inizia bene la giornata, mi sono anche scordata gli occhiali, e mò come rilevo? Così li compro ad un autogrill, sorte marrana non avrai il mio scalpo.
Di corsa e senza altre soste, con tutto il mio essere in riserva “caffè caffè caffè” arriviamo su per il monte.
Ci ferma un tizio. “Alt! Siete escursionisti?” “chi, noi? Nooooooooooooo!!!!!!!” e passiamo indenni per fermarci davanti a Clino ed uno speleo di Trima che ci dicono “è la giornata di Cicerone, facciamo escursioni per il monte, la grotta è stata rilevata, esplorata, ma andateci pure”. Quasi quasi mi farei l’escursione di Cicerone, ma non sono escursionista, guarda caso, sono spelea e poi la grotta non è a catasto, Paolo ci ha ingiunto di rilevarla e la rileveremo, cascasse il Redentore in testa ai Ciceroniani. In men che non si dica stiamo all’ingresso, il Nozzolone gronda come una fontana, così prendo proprio le redini in mano e scendo per prima. Mi piace esplorare una grotta sconosciuta ed armarmela. La grotta è bella. Aspetto gli altri sotto il primo pozzo, terminante con cono detritico, intanto mi arrampico per una vaschetta vuota, la grotta è secca, speriamo bene, ho la muta in macchina, ma, come dice Walter, “e chè! ti metti la muta? Ci bagnamo e ci cambiamo”.
Certo, non perdiamo tempo in sciocche comodità.Il nostro motto è “rapidità” per cui armo anche il secondo pozzo e anche lì aspetto gli altri. “Mi manca l’aria?nooooo…almeno credo, ora vedo se il Nozzolone stramazza”. Arriva Walter che dice che non manca l’aria ed il buco sul pavimento porta ad un altro pozzone. Arriva il Nozzolone e non stramazza, allora scendo anche il terzo pozzo, che non presenta armi di sorta, per cui la corda struscia, fortunatamente, su latte di monte. “Fermati” mi dicono dall’alto” la corda struscia” ma io sono già arrivata al fondo, composto da un lago e tento di salire per una cengia di fango liquido. Lì mi fermo e aspetto che Walter ed il Nozzolone piantino a mano uno spit. Non mi preoccupo per l’aria, tanto lo so che la rapidità è il nostro motto e che le maschie braccione si sbrigheranno.
Nel frattempo sondo ogni infinitesimo buco attenta a non precipitare nel lago, costruisco una statuetta di fango liquido e ho quasi freddo cane.
Finalmente Walter mi raggiunge, guarda il lago e risale, pant pant, lui dice che è fatica, io penso che manca l’aria.
Risalgo anch’io dopo essere scesa a guardare il lago e cercare, tra il fango, l’improbabile sifone da passare senza muta.
Non c’è, per sventura o per fortuna.
Intanto il Nozzolone non ha perso tempo, ha rilevato tutta la grotta.
Alle quattordici e trenta, dopo aver verificato al millimetro ogni buchetto, siamo fuori. “Veni, vidi, vici” . Questa sì che è speleologia.
Al ritorno arieccoli i ciceroniani, con Antonella e Clino a far da guida agli escursionisti.
Certo che mi piacerebbe vedere la tomba e la villa del Cicero, invece la nostra tappa doverosa è la mozzarella di bufala e, finalmente, l’agognato “caffè caffè caffè!!!!!!!!!!!”.
La sega? a Mg e Nozzolone per ritardo all’appuntamento, da sveglia o orecchie scrause.
Alla prossima! Mg 19.9.2010
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