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Sega scavando la Diaspora

Antefatto:
La Diaspora ci attende desiderosa di essere penetrata, impossibile non sentire il suo soffiante richiamo.
Stavolta il gruppo è composto da: Paolo, Federica, Davide, Patrizia, Mg, Nozzolone, Michele, Katiuscia, Antonio (9 persone, due macchine..).

L'epica impresa:
La giornata non è delle migliori, grigia ed umida, ma arditamente, nonostante le pessime previsioni, iniziamo l'ascesa al finitizie. Lungo il percorso, Paolo individua un pozzo, Mg ne scava un altro. Quello di Paolo promette, quello di Mg no.
Entrano in grotta, dapprima, Paolo, Federica, Patrizia, Antonio.
Mg, Davide ed il Nozzolone, invece, vanno a scavare il buco di Mg, senza mezzi adeguati, tant'è che quello è ancora desideroso di visite, con un pietrone incastrato nel bel mezzo che impedisce qualsivoglia velleità.
Davide allora entra in diaspora, Mg si sperde per campi solcati, ma alla fine entra anche lei. Lo scavo ha approfondito il livello di roccia impermeabile, una specie di argilla marnosa compatta di color verdastro (Mariodiguidonia, che roba è? il livello di orbitolina?).
Mg si piazza immediatamente tra i fratelli Dalmiglio, a far da passa sassi, trapano, batterie e compagnia bella.
Dapprima scava Davide, ha un conto aperto con un pavimento massiccio che si muove e che, per il noto principio dell'incompenetrabilità dei corpi, impedisce la contemporanea presenza del soggetto e dell'oggetto dello scasso.
Con degli argomenti ben piazzati, alla fine il pavimento cede, viene estratto a pezzi e sistemato per benino in fondo al pozzo (fondo che lentamente si sta riempiendo di macerie incoerenti e traballanti), la strettoia ora è più comoda, Davide provvede a sistemare una piattaforma carbonatica, aggredendo le pareti.
Paolo, in crisi ipercinetica, prende il posto di Davide ed inizia con foga lo smazzettamento, perdendo un casino di tempo per non voler adoperare altri persuasori.
Quando alla fine Mg e Davide in stereofonia gli urlano nelle orecchie di usare altri metodi, si sveglia dalla trance smazzettatoria ed ammette che, sì, in effetti, con altri sistemi si fa anche prima.
Allora un fuoco massiccio di argomenti persuasivi permette finalmente di aver ragione su una specie di ponte di roccia piazzato a rompere i maroni sul nero occhieggiante.
Intanto, nel pozzo sovrastante, Antonio tenta di far foto, coadiuvato da Patrizia, mentre Federica esce e rientra dicendo che fuori piove e che il Nozzolone, Michele e Katiuscia s'accingono a scendere a valle.
Mg guarda l'ora, c'è ancora poco tempo di luce, decide così di uscire anch'essa per non lasciare gli altri ad aspettarla ore e ore, e anche per non sperdersi col buio per le convalli aurunche.
Si rivolge, allora, a Patrizia, assisa tra le macerie incoerenti intenta a guardare gli scavatori siccome operaio dell'enel, "Patrizia, tu stai in macchina con noi, che fai esci?" "no" "ma il ricambio dove ce l'hai ?" "nello zaino e qualcosa in macchina" "lo zaino sta all'esterno a bagnarsi, quello che hai in macchina lo porto da Carmina, ti va bene?" "si" ........
Così, vista l'assoluta mancanza di buon senso pratico anche in Patrizia, Mg, in ogni caso, decide di uscire, e beccarsi un botto d'acqua mentre tenta di sperdersi per cimette.
Fortunatamente Mg riesce a ritrovare il giusto sentiero e arrivare in macchina prima dell'atro e totale buio orbo.
Gli altri, usciranno circa un'ora e mezza dopo, sotto l'acqua a catinelle e col buio totale della notte.
La sega va a Patrizia, anche lei, per mancanza di buon senso pratico.

Alla prossima!!! Mg 10.12.2006
PS. Per i più curiosi...ancora non si passa,c'è un cunicolo da scavare..

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