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Segando il nodo (Grotta Franchi e del cane di Franchi)

Antefatto: Le seghe fioccano, quelli già di Guidonia si cominciano a preoccupare di non riuscire a vincerle, scendono subito, perciò, nella tenzone.

L’epica impresa: Mariodiguidonia, non pago del calcarebasso, arriva gongolante il venerdì annunciando che a Colle Sterparo (di nome e di fatto) c’è l’effettiva consistente possibilità di trovare grandi abissi, sta nel calcaremassiccio ed è il monte più “carsico” di tutti i Lucretili. Ingaggia subito la famiglia Nozzoli che si ritrova, un sabato pomeriggio, assieme al bentornatotranoi Maurizio ed al “presente solo in cellulare” Chak (che non deve vincere nessuna sega, ce l’ha per default) nelle pendici di un colle così sterparo che più sterparo non si può.
Sotto un caldo atroce Mariodiguidonia li conduce, vestiti di tutto punto contro le sterpi, a vagolare tra le pampas in cerca dei famosi segnalati abissi. Finalmente l’uomo GPS arriva in loco e lì si vede la maestria del Nozzolone nell’armo. Sicuro di vincere qualche sega riesce a piazzare nel giro di 18,50 metri, in tutto assomma il grande abisso, ben due corde da 20, innumerevoli pezzi di tubo da annaffiare disseminati lungo tutte le corde e, non pago, un nodone a mezza altezza. Tutto contento scende, scendono pure Mariodiguidonia ed Mg, sicura di raggiungere finalmente il fondo. Tocca adesso a Maurizio, il quale, sia per la stazza raggiunta che per non aver dimestichezza con i famosi nodi Nozzoleschi, arrivato al nodo, prima ancora di aver fatto qualsivoglia tentativo di sbroglio reclama subito un coltello, modo veloce e sicuro per superarlo, ancorchè non previsto dai manuali. Il Nozzolone, più per amore del suo nodo che della corda, s’ingegna, invece, a spiegare al malcapitato come passare sotto, senza precipitare su Mariodiguidonia, messosi a materasso e su Mg, la quale placidamente continua a rilevare, incurante degli smadonnamenti soprastanti. Dopo un congruo lasso di tempo, quando ormai gli smadonnamenti si sono ridotti a esili pigolii da sindrome da imbrago, il Nozzolone decide di risalire a sbrogliare Maurizio, mentre sotto c’è il fuggi fuggi visto che la corda arriva al limite di rottura dei 3000 kili. Miracolosamente corda, armi e pareti resistono al peso esercitato, e le due masse carnose arrivano in basso sane e salve. La grotta non continua, si va, perciò ad esplorare anche quella vicina, la quale con ben 9 metri, assicura ad Mg il record dei fondi raggiunti. Inutile dire anche questa viene armata con ben due corde e con il nodo in mezzo, ma stavolta Maurizio resta sopra.
A chi la sega d’oro? Domanda retorica: a Maurizio, che la stravince, anche se, ad onor del vero, la dovrebbe vincere il Nozzolone per i suoi armi fantasiosi.
Alla prossima!!! Mg 20.9.2003

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