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Sega "escusatio non petita accusatio manifesta" (Grotta Sottosoglia scavo)

Antefatto: Oggi siamo numerosi per lo scavo al Sottosoglia, ancorché tutti assai poco desiderosi di andarci, però c’è sto fatto che Roberta ci martella i maroni da mesi proponendo lo scavo così l’accontentiamo… in parte, perché Luca, Nozzolone e la sottoscritta dirottano senz’altro per uno scavo alternativo, ahimè sempre in culonia in cima al Finitizie.

L'epica impresa Per la Sottosoglia ci sono Paolo, Federica, Loretta, Irene, Fabio, Serena, Cristiano, per la "grotta ci cova" Mg, Nozzolone e Luca (direi così tanto per gradire, pochi ma buoni).
Mg subdolamente, vista la propensione di Serena a disertare il Sottosoglia, tenta di accaparrasi anche l’uomo-manzo ma un’occhiataccia di Federica, alzatasi con la luna traversa, la fa desistere subitamente, sia mai inimicarsi Terminator.
La giornata è fredda e tersa, c’è la neve su per il monte ma noi, pur di levarci st’incombenza, partiamo baldanzosi, deviando anche dal percorso per andare a vedere un buco. Questo buco sta vicino ad una capanna aurunca abitata da un pastore che lo utilizza per mettere in fresco il vino. Fortunatamente troviamo il pastore che non solo ci indica il buco ma anche altri due, tutti aspiranti in modo assai promettente. Il pastore, in effetti, trascina il Nozzolone e Fabio su per una salita con velocità vertiginosa, da lasciare i nostri completamente spompati già di prima mattina.
“Meglio, che il Nozzolone è come un diesel, quando parte non lo fermi più” penso, mentre vedo dietro di me Fabio arrancare con due zaini mentre Irene lo segue mesta mesta. Tento di chiamare gli altri ma quelli ormai sono lanciati dietro Roberta che vede la Sottosoglia come Messner gli ottomila.
Fortuna ad un certo punto si fermano così il gruppo si riassembla con l’arrivo di Fabio ed Irene che tenta subito di scusarsi “non volevo che mi prendesse lo zaino, l’ha fatto spontaneamente” al chè pontifico immediatamente “escusatio non petita accusatio manifesta, direi che hai vinto la sega”, così non sto tutto il tempo a scrutare gli altri visto che è già assegnata.
Arrivati al Sottosoglia ci dividiamo. Ora parlerò del mio gruppo visto che gli altri sono tuttora vaganti per il basso Lazio.
Andiamo subito a vedere grotta ci cova, ma giunti sopra la cisterna vediamo il buco trovato da Luca ed Andrea soffiare aria calda come un mantice.
Miiihhhhhhh, sto buco sta proprio in cima la cresta, faccia al sole come un residence a 5 stelle, senza neve e comodo. Peccato dover andare a grotta ci cova che sta incassata e all’ombra. Ma anche stavolta fortuna ci assiste, grotta ci cova non soffia né aspira, evidentemente sotto sifona.
Benissimo, non ci resta che scavarci il residence a 5 stelle, faccia al sole senza neve e con grandi comodità rappresentate da sassi piatti. Senza uomo manzo non possiamo che disporre delle nostre scrause forze, per cui ci alterniamo a mazzetta, trapano e scavi manuali. Quando tocca a me dapprima ricopro Luca di un nugolo di schegge, poi tento di trapanagli la testa ed infine gli butto macigni addosso, il tutto inavvertitamente ma Luca mi accusa di tentato omicidio plurimo con l’aggravante di minaccia alla sua carica presidenziale e poi mi assegna anche la sega. Va beh, me la prendo ancorché abbia da ridire su certe cose mosce e lunghe oppure dure e corte che mi passa il Nozzolone come adiuvanti allo scavo, assicurandomi che non è lunghezza e consistenza quello che conta. Va beh, Nozzolone, ti credo sulla parola.
Il buco che soffia sempre di più mano a mano che l’apriamo fa intravedere un meandro lavorato e un pozzo dove il sasso rotola, forse 10 metri, però oltre alle cose mosce e corte abbiamo finito anche la batteria.
Alla prossima!Mg 3.1.2010
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