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Sega del caldo

Antefatto: “Nozzolò, fa caldo!!” che c’è di meglio di una grotta? così, visto che la maggior parte del gruppo attivo (Paolo, Federica, Patrizietta) sta già dentro ai Serini, scopo rilevare per l’ennesima volta quanto già rilevato; visto che altri lavorano (Manuela), altri studiano (Enrico), altri figliano (sabaudi e coppia presidenziale), altri sono sparsi per ogni dove (Angelo e i sardi), ed altri non si sa, i restanti Mg e Nozzolone decidono senz’altro di andare a Pozzocomune per scopo allenatorio e rinfrescante.

L’epica impresa: Perchè Pozzocomune? perchè è già bella che armata niente meno che dal CNSAS Lazio, occorre approfittare dell’evento. I due scendono veloci, ammirando gli armi del soccorso, urka, il primo pozzo non è frazionato, bene, c’è solo il deviatore, meglio; lo scivolo è armato diverso, boh? ecco il Marilù, anvedi che armo, regà, qui morimo tutti. Inizia spavaldamente Mg e si ritrova sul traverso con il croll che lavora male, il Nozzolone le fa notare che se continua così si stucca, cosa che le è appena successo a Pietrasecca, miiiiiiiiiiiiiiiiiiiii panico totale, se resto solo appesa per la maniglia? e se anche quella, toc, si stucca? con le zampe a penzoloni e niente nelle vicinanze Mg resta appesa con le braccia incollate alla corda, aspettando eventuali stuccamenti “a reggeme!!!” “attaccate la longe” “mmiiii se mollo le braccia il peso gravitazionale porterà allo stuccamento inevitabile di tutto il complesso bloccante, va beh, ecco attaccata, salva per miracolo sono!!!”. A parte questo piccolo episodio, i due continuano la discesa, a dire il vero, sotto una bella doccia, l’acqua c’è ed è abbondante come a novembre. Arrivati al famoso bicchiere, meglio denominato come bidè, il Nozzolone dichiara fermamente “se devo bagnarmi resto qua” Mg, invece, pensando al caldo esterno, non esita a passare, in modo estremamente elegante, l’armo del bicchiere. Ecco, discensore, maniglia, levo la chiave,mi tiro per la maniglia, mi bagno le mutande.... “ah, Nozzolone, solo le mutande mi bagnai...”. Quello imperterrito, siccome legionario romano , non ci pensa minimamente a passare il rubicone, resta fermo ad aspettare gli eventi, cioè che Mg prosegua a vedere se il pozzo a gradoni sia armato. E’ armato, in effetti, peccato che il preliminare scivoletto non lo sia, e che, sia mai non riuscisse a risalirlo per qualsivoglia motivo, ciò significa guadagno di sega assicurato. Torna tutta pimpante, “dai, scendiamo ancora”, ma quello non ci pensa minimamente a passare il bicchiere, alla parola detta non si transige. Così i due tornano, osservando, nel contempo, che sotto il pozzo successivo al Marilù, c’è una fortissima corrente d’aria aspirante, una vera canna d’aria , che quasi in cima al pozzo c’è un bel finestrone di cui non si sa niente, che lungo il meandro, c’è un ramuncolo dove il Nozzolone fa infilare Mg, sia mai resti incastrata colà eternamente.
Null’altro c’è da segnalare per l’uscita in questione, salvo la solita super incazzatura a vedere le villette sorte come funghi in piena zona vincolata, in pieno terreno carsico, e sapere, dal barista di Carpineto, che una è di chi dovrebbe assicurare la legalità, cioè proprietà di un prefetto il quale, invece, ha brigato per farsi portare la corrente elettrica onde elettrificare la recinzione, e non dico altro.

A chi la sega? al Nozzolone per antiacquaticità immotivata. Alla prossima!!!Mg 26.6.2005

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