sega successiva
torna all'indice
torna al menu
La sega della bussola (Esplorazione rilievo Ciauca di Gegne e Ciauca di Scirè)

Antefatto:
Dove si va domenica? Domanda retorica, sugli Aurunci, si, ma dove? Valle di Sciro! Mihhh in culonia! E chi viene?
Non si sa di preciso, certo è che la salita è erta, la grotta incerta.
L’epica impresa: Enrico ed un suo amico, Gianni, ci aspettano a fonte acquaviva, Elena, che doveva venire, ha perso la voce “te credo” penso “a furia di parlare a mitraglia avrà finito le cartucce”.
Rifletto pure che, visto che siamo solo noi, ossia siamo noi con Paolo, faremo sicuramente tardi....infatti.
Del resto la carne al fuoco è tanta, scendere, esplorare e rilevare: ciauca di Gegne, un buco nuovo “delle felci” tradotto in italiano, ma assolutamente impronunciabile con dizione aurunca, nonchè ciauca di Scirè.
Sarebbe cosa assolutamente buona e giusta dividerci in due squadre ma, guarda caso, c’è una sola trousse da rilievo, Paolo s’è scordato la sua. “Poco male” blatera “scendiamo io e Federica, viene anche Enrico, voi aspettate fuori che facciamo in un attimo”.
Come se non li conoscessimo gli attimi di Paolo, intanto, ha la bussola del Nozzolone, quella che devi interpretare, girare di 180° il tutto, mettere il Nord, rigirare di 360°, metterti a 90° e forse quando stenderai il rilievo ci prendi, se non ci prendi, prova a capovolgere il tutto e voilà! Il gioco è fatto.
E poi lui deve sempre verificare l’aria, tutto un annaspare in grotta annusando qua e là come un drogato in astinenza che sente il fumo, e meno male che non ha fatto nemmeno una foto.
Gianni, l’amico di Enrico, ha fatto nodi tutto il tempo, il Nozzolone guardandolo tra il lusco e il brusco ogni tanto gli intimava “famo a capirse” per ogni nodo fatto male, e io… ho pensato solo a questo “ed il settimo si riposò” poi, presa da sgomento, ho letto tutto un libro di botanica dell’Aspromonte (che c’entra? È che avevo solo questo…) e divelto crocus per verificarne i caratteri.
Finalmente, verso le due, eccoli uscire. “Abbiamo appuntamento con Vincenzo all’una a Valle di Sciro!!!!!!!!” va beh, che ci mettiamo ad arrivare? Appunto…lasciati Enrico e Gianni, ecco inerpicarci con passo baldanzoso su per l’erta, il Nozzolone magro non si regge, avevo un fiatone da non dirsi ma lui niente, finchè non è arrivato alla sella, non ha dato alcun segno di cedimento, ma non aveva l’anca consumata? Boh?
Eccolo San-Vincenzo-da-Itri! “è tanto che aspetti?” “no, appena arrivato” come dire, abbiamo corso così tanto da superare la barriera del tempo, come i famosi neutrini.
Vincenzo non perde tempo in inutili convenevoli e ci porta subito all’impronunciabile buca delle felci. Buca, appunto. Scende il Nozzolone, io manco mi son portata l’imbraco, su per sta valle, vai tu, bello, che ti si sono dimagrite le braccia, io le ho belle allenate a furia di fare ste seghe tutte le domeniche..
Lui scende insieme a una doccia di terra. Tenta anche di sotterrarsi vivo per non deludere Sanvincè che c’ha trovato la ciauca, e poi, più terra che uomo, cede l’esplorazione a Paolo “vai tu a cercarti l’aria” ma anche Paolo, più che terra altro non ha trovato, in ogni caso, rilievo fatto, che è più di 5 metri.
Sarebbe tardino, ma visto che ci siamo, andiamo pure a Ciauca di Scirè, anche stavolta scendono Nozzolone e Paolo, mentre io e Federica ce ne andiamo per la valle in cerca dell’ultimo sole e di chissà che altro..
Immagino che l’attesa sia lunga ed accendo il fuoco, che la donna si sa, è angelo del focolare, ma loro emergono tutti tronfi di dovere compiuto, abbastanza presto.
L’annusare d’aria di Paolo non ha portato a niente, ma hanno fatto un bel rilievo con la bussola che devi mettere il Nord, girarla di 180°, girarti di 90°, puntare a 60° e forse hai preso la direzione giusta, forse…
E’ tardi, presto, scendiamo che l’allergica ci aspetta con le pizze!!! Infatti ci aspetta, appena arriviamo si trincea dietro le crepes e da lì non si muove, ci butta le pizze al volo, appena mi avvicino getta un grido “Noooooo!!!!!!!!! Te le metto lì, puoi prendertele dal vassoio” e via, più lontano possibile prima che la nostra aria polverosa arrivi alle sue narici, eppure il Nozzolone s’è lavato le mani nella vasca dei pesci rossi, puliti siamo!
Arriva anche Sanvincè che ci mette al corrente del pressante interrogatorio al quale ha sottoposto Arizona di Trima e pastori amici suoi, altre ciauche da rilevare, con apposita bussola, si capisce, quella che devi metterti a 90°, o è lei che deve mettersi a 90°? quando Paolo stenderà i rilievi forse capiremo l’arcano..per ora..
Alla prossima!!! Mg 11.3.2012

sega successiva
torna all'indice
torna al menu