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Sega Baguette

Antefatto: : Appena il tempo ce lo permette, eccoci, armati di tutto punto, in quel di Esperia, monte Acquara Pellegrini, a scavare la grotta soffiante trovata da Roberta.
Siamo: Luca, Roberta, Mg, Nozzolone, Sergio il longo-bardo, e più tardi si aggiungeranno: Paolo, Federica, Francesco, Giulia e Sibilla.

L'epica impresa::Saliamo abbastanza carichi fino alla grotta, iniziando, senza porre indugio alcuno, lo scavo proficuo, perchè fuori soffia una tramontana boia e scavare dentro un buco compreso di riscaldamento è un privilegio. Luca orami si è immerso nella parte, non cede il piedediporco manco se l’ammazzi, tanto sa che c’è sempre un aulin a salvargli la pelle, per cui Mg, sentendosi inutile a se a agli altri, intrattiene piacevolmente gli astanti con elevati discorsi su seghe e affini.
Luca, ad un certo punto.... non l’avesse mai detto...confessa che una volta ha provato quella a “gnocco” che te lo fa diventare lungo lungo e fino fino, praticamente una baguette.
Cioè come sta diventando questa grotta, che noi per scaramanzia non chiameremo mai “fratturone” ma grotta, tipo corchia per capirsi, anche se più si approfondisce lo scavo e più emerge proprio la morfologia a baguette, fina fina lunga lunga...come la protuberanza del Luca...
“Ma non è così!!!” continua a protestare inutilmente l’interessato senza ottenere soddisfazione alcuna. “Ma vah” incalza il Nozzolone, “dì che hai dovuto farla a gnocco perchè prima era tutto grosso e rincagnato...”.
Mg, contenta di aver sollevato sto putiferio, scende poi incontro a Francesco Giulia e Sibilla per accompagnarli al buco nuovo. “Guarda Francè, sta dritto per dritto, basta seguire il crinale” ma quello, nonostante i 15 kili di Sibilla e zaino in spalla, continua a battere l’Acquara Pellegrini per il percorso più tortuoso e accidentato possibile, sia mai trovasse altre grotte...come poi troverà...manco a dirlo....da scavare,ovviamente.
Anche Sibilla si è immersa nella parte, tentando di scavare subito grotte appena appoggiata a terra, però dimostra immediatamente avversione estrema per batterie e fili, rifiutandosi categoricamente di innescare alcunché.
Nel frattempo arrivano in loco anche Paolo e Federica, reduci da grotta Pasquetta fatta col circolo nonché da notte insonne al freddo gelo.
Stiamo tutti col fiato sospeso per non sentire Paolo declamare la fatidica frase “ma questo è un fratturone” che il futuro corchia si offende e si richiude, sicuro come una palla....invece.....
Invece Paolo si cala nella parte, scavando quanto basta per far scendere nel fratturone..ophs...nella baguette....Mg, assicurata dal Nozzolone.
La grotta si presenta tipo pressacristiani, si scende siccome egiziani, tutti stesi spiaccicati alla parete fino ad atterrare su franone incoerente, dopo di che a destra chiude a sinistra continua a mò di frattura, con le pareti molto vicine, impossibili da scavare. A mò? il dilemma è se scendere sotto la frana, spostandosi dalla corda per incastrarsi orrendamente su pareti e non poter risalire in alcun modo, o saggiamente risalire e abbandonare un bel pò d’aria soffiante...
E caso mai....in che modo continuare lo scavo? eliminare la parete intera di una grotta? come?
“Nozzolone!! tirami su di peso che non posso manco piegare una gamba...” “allora la grotta com’è?” “avete presente la baguette o l’affare di Luca? lunga lunga e stretta stretta...direi quasi un fratturone...”
Così battezzata la cavità, con buona pace di tutti, Paolo compreso che dichiara che la zona dell’Acquara Pellegrini produce grotte a fratturoni (magari è proprio il contatto tra calcare alto e calcare basso a fare ciò), scendiamo a valle, cercando di trovare altre fratture.
Sergio longo-bardo, in effetti, ne trova una che Paolo nella furia dello scavo provvede immediatamente a tappare e decretare chiusa senza possibilità di ripensamenti, lasciando Sergio più confuso che persuaso.. “chissà se ho scelto il troncone giusto del compianto GSG.....”.
Alle macchine ci aspetta un cane microbo, tutto tremante desideroso d’affetto. L’avete salvato voi da morte certa? macchè...tutti a carezzarlo ma al momento del bisogno..tiè! la legge della giungla, anche i lupi esperiani devono pur mangiare.
Ma la sega? a Luca e alla sua “baguette”....(perchè per ridurselo a baguette ce ne vogliono di gnocchi!!!).

Alla prossima!Mg 10.2.2008

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