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Sega ai tre ausonanti (Battuta a Frasso)

Antefatto:L’Italia è serrata in una morsa di ghiaccio, le previsioni non sono proprio ottime, c’è neve dovunque e noi che facciamo?Facciamo la conta dei sani: Paolo Mg e Federica, quest’ultima mezza malaticcia ma, Terminator di nome e di fatto, sempre pronta all’avventura.

L'epica impresa:Dove? Non troppo distante, non sulla neve, non al gelo, dove? Sugli Ausoni, ma si, tradiamoli una buona volta sti Aurunci, andiamo dalle parti di Camposoriano, propone Federica e noi accettiamo con piacere. Conversando piacevolmente sul mitico De Andrè arriviamo a Camposoriano e prendiamo la prima strada che sale a destra. Va beh,oggi a destra, la sinistra la conosciamo, va alle zi checche, ma la destra? la destra va a “Cascano” frazione di Sonnino, l’abbiamo mai visto il Catauso? No, forse un’altra volta e la Vettica? Nemmeno, per quella aspettiamo il Nozzolone, oggi andiamo in avanscoperta degli Ausoni questi sconosciuti.
Paolo parcheggia la macchina sul cortile di una casa, scende e con sorriso a 36 denti tenta di accaparrarsi le simpatie dei villici, il parcheggio ed eventuali notizie del luogo . E chi resiste a Paolo, eh! Federica? I villici dopo un accenno di brutta faccia gli accordano tutte e tre le richieste, ”non andate di là che non c’è niente, andate sopra che ci sono pozzi, il posto si chiama pozzo cipollara”.
Nonostante il nome cipollesco Paolo intraprende il sentiero che si dirige a sto pozzo, ma obnubilato dall’ampelodesmos mauritanicus [n.d.a. Graminacee. Erba molto tenace che colonizza i terreni aridi e degradati, spesso talmente abbondante da formare intere distese chiamate "ampelodesmeti".] piega a destra (ancora!?!?! Uhè e nun va beh la destra!!) su per il posto dove non c’è niente, ma quale niente, c’è un sacco di roba invece, prima di tutto cespi di calicotome spinose, poi mazzi di ampelodesmi taglientissimi, ancora ciuffi di puntuti terebinti, ed infine quintali di rovi, c’è tutto un mondo di botanicità incredibile, ma oggi non siamo per botanicare, Mg, oggi si va per grotte, così torniamo sui nostri passi a ricercare il sentiero che segue il torrente secco.
L’Italia serrata nella morsa di ghiaccio però qua fa proprio eccezione, siamo sciolti in un afflato di caldo invece e siamo vestiti peggio che in Siberia. Mg d’un tratto, come fulminata nella via di damasco, si ferma ad estrarre una liliacea dal bulbo giganteschino, e moh? Quale rarità endemica è questa? Il bulbo non viene, l’aiuta Federica con ascia di pietra e poi Paolo con virili unghiate, alla fine la pianta viene via per essere trapiantata in altro loco, si vedrà alla fioritura che strana specie è.
Dopo un po’ Paolo e Federica trovano due pozzi lungo il sentiero, uno sui 6 metri già fatto e uno da fare di pari profondità, pare. Si fa il punto e proseguiamo verso l’agognata cipollara. La località si presenta in effetti assai invitante, una spianata tipo campo di venza ma senza dolina solo con muretti, basi di capanne, calcari bassi, calcari alti e anche una presunta orma di dinosauro (questa assai improbabile, proprio tirata per i capelli). Cipolle niente ma Paolo dapprima trova un pozzetto da scavare che soffia e poi un altro già fatto con fix accluso. Quest’ultimo pozzo viene sceso da Paolo, visto che è arrampicabile ma nel fondo c’è solo franone senza speranza. Giriamo un po’ vagando tutti contenti su questi Ausoni bellissimi e sconosciuti finchè giunge l’ora del ritorno, stasera ci aspetta De Andrè e non vogliamo perdercelo. L’ulteriore battuta viene fatta dalla macchina verso la località “Frasso” con sondaggio di probabile cavità in cava da parte di Paolo e poi via, per strade, stradette, stradine fin alla strada Magliara 55 km 90,500 della Fettuccia.
A chi la sega? non vorrei infierire ma una cosa è proprio da dirsi, ma si può andare in battuta senza nemmeno, non dico trapani e cose varie, ma nemmeno una mazzetta, uno scalpello, una paletta da scavo, niente, manco uno straccio di corda, niente di niente, peggio dei peggio turisti, echè!, siamo o no il gruppo lavorante, scientifico, ricercatore, studioso, producente documentazione a tonnellate? E allora? Grave dimenticanza, questa, battuta senza materiale contundente, la sega a tutti e tre.
Alla prossima!Mg 11.1.2009

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