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MONTE SCHIARA

INQUADRAMENTO GEOGRAFICO

Il gruppo dello Schiara si trova nelle Dolomiti Bellunesi.
E' compreso tra il torrente Cordevole dalla foce sino alla conflienza del torrente Bordina, nei pressi di Agordo, dal corso della Bordina e del Ru dei Pontesei sino alla forcella Moschesin; da Le Balanzole sino al Prà della Vedova e d a Val Pramperet; dalla Val Costa dei Nass e dal Torrente Grisol sino alla conflienza col torrente Maè presso Soffranco, dal corso del Maè sino alla conflienza nel Piave presso Longarone, dal corso del Piave sino alla confluenza del Cordevole.
Il nome deriva da S'ciara = anello, con ogni probabilità per l'usanza celtica di apporre anelli di ferro sulle montagne, come segnali di confine.

INQUADRAMENTO GEOLOGICO

Gran parte del territorio del gruppo dello Schiara è impostato su rocce di origine sedimentaria ed in particolare nella Dolomia principale del Triassico superiore che nel periodo della sua formazione costituiva una vasta piattaforma di marea (depositatasi tra i 200 e i 65 milioni di anni fa, disposta più o meno orizzontalmente con uno spessore di oltre 1000 m). In rocce del Triassico è intagliata la valle del torrente Cordevole tra le miniere di pirite allo sbocco della val Imperina e le Case Brancaleone.
Nella Dolomia principale si trova anche la Gusela del Vescovà.
Sopra la Dolomia principale poggia un'altra Dolomia più giovane e più caratteristica del gruppo: la grigia dolomia del monte Pelf, caratterizzata dall'inclusione di blocchetti spigolosi di selce. E' di solito compatta e costituisce molte vette del gruppo. Risalendo la valle dell'Ardo, a nord delle Case Bortot, invece, si trova la Formazione di Igne, come il compatto calcare oolitico del Vaiont(le ooliti sono particelle calcaree sferiche, che si accrescono concentricamente intorno ad un nucleo) e il più tenero calcare di Soccher.
A partire dal Giurassico, nella porzione occidentale, la paleoeografia fu invece marcata da un alto strutturale (Piattaforma Atesina) mentre in quella orientale si instaurò un ampio e profondo bacino (Bacino Carnico-Bellunese)..
La struttura principale è una piega anticlinale (Anticlinale Coppolo-Pelf); questa è associata alla famiglia di faglie denominata "Linea di Belluno" che, sul versante sud, origina una morfologia complicata e di frattura.
La serie stratigrafica principale è caratterizzata dalle dolomie triassiche e in particolare dalla Dolomia Principale che origina importanti cime (Cimonega, Pizzocco, Schiara, Pelf, tutti i Monti del Sole). Di età più antica sono la Dolomia dello Sciliar (Piz de Mez e Piz de Sagron) e gli Strati di Raibl che affiorano nelle stesse località e in prossimità di Forcella Moschesin. Seguono, per il Giurassico, i Calcari Grigi (più o meno dolomitizzati e talvolta ricchi di fossili, tra i quali, di recente scoperta, interessanti Poriferi), e altre formazioni calcaree ricche di componenti argillosi o selciferi che assumono talvolta denominazioni locali (Rosso Ammonitico inferiore e superiore, Formazione di Soverzene, Dolomia dello Schiara, Calcareniti della Val degli Erbandoli, Formazione di Igne, Calcare del Vajont, Calcari di Campotorondo, ...).
Molto diffusi sono, infine, gli affioramenti del Cretacico quali Biancone e Scaglia Rossa che, nelle aree a morfologia più dolce, formano estesi pascoli di eccezionale interesse floristico (Le Vette Erera-Brendol, Talvéna). La valle del Vescovà è intagliata in rocce marnose (calcaree con alta percentuale di argilla) appartenenti alla Scaglia rossa che si erodono più facilmente; la forra del Vescovà è incisa lungo un'importante faglia (linea della Val Pergolera) .
Solo nella parte più occidentale affiorano calcari a nummuliti che formano la Scaglia Cinerea.
Le più recenti rocce del terziario (Flysch e Molassa) sono in prevalenza localizzate nella fascia collinare esterna al Parco delle Dolomiti Bellunesi.
Buona parte dei fondovalle è infine ricoperta da depositi quaternari. Conoidi detritiche e depositi morenici sono osservabili anche ad alta quota.

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