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Scava scava (Scavo Pozzo Lionello)

Antefatto:
Stranamente questo sabato, io e il Nozzolone l’abbiamo libero, dobbiamo assolutamente approfittare dell’evento per continuare lo scavo nel pozzo sopra pandora.
Chi viene con noi? Luca e Roberta, Angelo anche, e poi? Federica e Patrizia sono libere solo di domenica, ci daranno il cambio. Appuntamento? tardi per carità, la faccia di Roberta non ammette alzatacce
L’epica impresa:
Venerdì sera, ecco la telefonata di Roberta “veramente io e Luca vorremmo alzarci tardi non c’aspettate” ettepareva, per fortuna abbiamo Angelo, asso nella manica. Così con un tempo per niente soleggiato, anzi, piuttosto nuvoloso spinto, percorriamo i miliardi di kilometri verso il Redentore, “non davano bel tempo caldo soleggiato primaverile spinto?” Sanvincenzo da Itri, poi, c’ha avvertito che nel monte c’è ancora neve e sarebbe meglio aspettare. Sehh, ma quando mai! Arditi come l’ala nera del gruppo, affrontiamo le intemperie, al rifugetto lasciamo la macchina e via, carichi come al solito, su pel Monte Altino dritto per dritto. Il panorama è strepitoso, le nuvole stanno tutte sotto, e noi col sole che picchia forte. Angelo ha la digitale nuova e io ho riesumato la vecchia che fa foto con l’alone, ma facciamo a gara per fotografarci l’un l’altro mentre il Nozzolone strepita che stiamo impippandoci alla grande. Fortuna che ad un sasso s’impippa pure lui. “Com’è che andate così lenti?” “mi è arrivata l’atra vecchiaia all’improvviso, il depauperamento delle ossa, l’assottigliamento della massa muscolare, la grave carenza polmonare” “pure io!” ribatte il Nozzolone che non vuol essere di meno a nessuno, meno che mai quando si tratta di malanni “si, ma tu sei uomo, mica una donna col decadimento improvviso”. Angelo invece, che andava piano pure lui, nega l’evidenza “io vado sempre in piscina, sono allenatissimo, ho un sacco di fiato”. S’ignora com’è che andava piano pure lui, immagino per via della digitale, quei tre etti di più che fanno la differenza. Arrivati al buco, arriva anche un vento della madonna, un vento da spostare il Nozzolone, allora via, tutti dentro al pozzo a scavare, fuori a fare frecce di tesa lasciamo solo lui, che è il più ciccione e si sposta di meno. Scavare con Angelo è sempre un’impresa perché ne dice tante e poi tante da levarti ogni briciolo di forza (posto che ce l’avevi..) dal ridere. Stai lì con le lacrime agli occhi e lui che ti passa la callarella e, guardando la frana, proclama sconsolato “fai prima ad andare in pensione che stasarla tutta..” E poi arriva il massone da estrarre, “sai cosa? Lo leghiamo tutto” ecco fatto, il Nozzolone tira e la corda esce senza masso “come l’avete legato voialtri laggiù in fondo? famose a capì, lo dovete legare a incrocio!!!!!!! “ “Mg, impegniamoci qua tocca fare il nodo dei regali, quello bello dei pacchi natalizi, hai presente le commesse?”, poi gli passo il filo dei manzi “Mg, mi raccomando, strotolalo come la sarta di Frascati” ma come gli vengono?????? E’ tutto un ridere mentre il Nozzolone sfida la bufera ventosa in posa plastica “aspè, che ti facciamo una foto..” Quando lo vediamo assumere sembianze da stoccafisso, e ci sembra di aver svuotato il giusto, deponiamo la callarella e via, è quasi il tramonto ahò, si sono allungate le giornate, abbiamo stasato mezza età lavorativa, il resto lo lasciamo ai domenicali. Già, approposito…e Luca e Roberta? Arriva una telefonata di Roberta da Formia “stiamo qua in albergo”, risponde Angelo “dalla voce mi pare assonnata, sento Roberta e mi crolla la stanchezza addosso” mihhhhhhhhhhh infettiva è!!!!!!!!!!!!! La sega a loro due!!! Agli oziosi di Formia.
Mg 3.3.2012

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