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Palestra di Guidonia (Corso speleologia)

Antefatto Terza uscita di corso, ancora palestra di roccia. Ma come? Ma si, chi è mancato una volta, chi deve ancora passare i nodi che, malauguratamente, soprattutto se arma Sergio, ti trovi in gran quantità nei pozzi, chi che cosa? Che a momenti son meglio di noi…a momenti… Così dispensiamo Stefano dal venire “ci fai sfigurare, stattene a casa!”.

L’epica impresa: Luogo: palestra di roccia di Guidonia. Persone: Cristian, Saverio, Simone, Mario, Sergio e la sottoscritta come maestri; Giovanni, Federico, Damiano come allievi; David come ripassatore e Judit come accompagnatrice. E soprattutto: graticola, salcicce, wrustel e cibarie varie, vino compreso. Siamo pur sempre Gruppo Grotte Castelli Romani, si mangia e si beve. Il luogo è stato magistralmente pulito da quelli di Guidonia per cui mettiamo subito le tovaglie sul tavolo e accendiamo il fuoco. Cristian arma le vie lunghe, Saverio i traversi alti, io i traversi bassi. E poi iniziamo in ordine sparso ad appropriarci degli allievi e insegnare loro le tecniche di sola corda, sole braccia, sole gambe, soli addominali, sola strizza delle vie lunghe. A tal fine mi approprio di Damiano e affrontiamo affiancati l’abisso....in salita. Ahh in due pedalate è in cima e io ad arrancare, porco Mao!! Colpa sua. Vero, infatti lo dispongo diversamente e sfido di nuovo Damiano alla gara a chi arriva prima, pareggio, bon. Ma al ritorno troviamo i nodi da passare. Meglio, come al luna park. Anche gli altri fanno su e giù, traversi e nodi. L’ostico resta sempre sta campata lunga in libera. “Vai con la ragazza che ti mette a tuo agio” parlottano Damiano e Federico, ahhhh a me??? Ragazza????? Che ho un anno meno di Cartagine come mi ricorda sempre il Nozz? “venite pure che vi metto ben bene a vostro agio!!!!!!!!!!!!!!!!” più che altro perché a strizza ne so qualcosa e so come affrontarla. Non che passi mai, più che altro ci si abitua ad averne. E’ per questo che risalgo i pozzi in un battibaleno....per la strizza. Prima che mi agguanti io sono uscita dal pozzo e la lascio a metà. Così viene anche Federico e ci facciamo metà campata in libera e anche un bel nodo in discesa. Visto? La strizza sta ancora là che aspetta ad agguantarti nella seconda metà. Bon. Ora si mangia e si beve e ci vorrebbe anche il caffè e l’ammazzacaffè ma Cristian, anche stavolta, ci rimette in riga a fare ancora traversi, nodi, sali e scendi. La giostra continua. Finchè è ora di disarmare, che si è fatta una certa ed inizia ad ombreggiare. Svelti a casa con la pellaccia sana e salva!
Alla prossima!!! 2.12.2018 Mg
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