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L'oblò di Monte Alto (Esplorazione scavo pozzo di Monte Alto)

Antefatto:Gabriele, Mario con altri speleo di Colleferro sono andati a Pozzo di Monte Alto per vedere se nella nicchia a metà pozzo c’è qualcosa di interessante. Mi telefona Gabriele “abbiamo visto un buchetto che soffia un casino, abbiamo provato ad allargarlo, ma c’è tanto da fare, per ora non ci torniamo, andateci voi”.

L’epica impresa:
Ricostituito il trio Cristian, Nozz e Mg, partiamo alla volta del pozzo, carichi quanto basta. Già i vecchi accampano scuse “ieri abbiamo camminato tanto, ci fa male la schiena” e giù tutte ste pippe da vecchi che per compassione Cri si carica peggio di tutti. Ma lui è giovane, di sto passo gli verrà l’invecchiamento precoce sta a vedè…bon, senza più parlare arriviamo sfiniti sul pozzo e di colpo il Nozz prende il sopravvento “armo io che è un pezzo che non lo faccio!”. E mette la sua cordaccia che scricchiola mentre butta di sotto mezza parete. Ma come hanno armato quelli di prima? Alla vateciava sicuramente, che il Nozz piazza ben tre frazionamenti su liscione viscido che suona marcio. “Liberaaaaaaaaaaaa!!!!!!” Cri mi guarda “scendo io?” eccerto!!! Ma si vede a occhio come si fida degli armi del Nozz “sei ansioso?” gli chiedo “un pochino…” ma se hanno retto sto ciccione….infatti arriva di sotto senza che si stucchi niente. Non c’è posto per tre persone nella nicchietta per cui beatamente mi metto sotto chiazze di sole che qua fa freddino assai. Dopo che mi sono congelata per bene chiedo se vogliono il cambio “Salgo io che ho freddo” strilla il Nozz. Ambè, come passare dalla padella alla brace, scendo e vedo Cri all’opera, tutto nervoso che l’oblò non ne vuol sapere di allargarsi. Lo aiuto come posso, cercando di imparare in due e due 4 le tecniche del GSCAI ROMA ben diverse dalle nostre. Tipo fa prima lui tutto da solo che con l’aiuto mio. Ma l’oblò è restio ad aprirsi e soffia un accidenti. “Qua, caro mio, servono le tecniche che abbiamo adoperato a Bellegra, qua serve il puzzone!!” anche il Nozz di sopra condivide che è meglio tornare con mezzi adeguati che stiamo solo perdendo tempo. Cri vien preso dallo sconforto e gli vien in mente che è stanco “devo riposarmi un pò che ho smazzettato tutto il tempo’” “qua??????????? al freddo e al gelo? Sali, portati sto ragazzino di zaino che ti scaldi e disarmo io” “ma volevo riposarmi” “mò te scrivo na sega!!!” e con sta minaccia Cri risale lesto. Ben ora disarmo, lasciando armato l’ultimo pezzo (15 m) che serve per arrivare alla nicchia. Il ritorno è mogio, avevamo già pregustato la nuova esplorazione ma niente da fare. Torneremo la prossima settimana con il puzzone che non ci dormiamo la notte al pensiero di sta grotta che continua, gira, scende e si congiunge con il Sacco, come minimo…
Alla prossima!! Mg 13.8.2016
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