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Monti Marsicani

I Monti Marsicani appartenenti all'Appennino abruzzese sono localizzati principalmente nella provincia dell'Aquila, delimitati a nord dall'alveo del Fucino e dalla conca Peligna, a est dalla valle del fiume Gizio e dall'Altopiano delle Cinquemiglia, a sud dalle valli del Sangro e del Volturno, a ovest dalle valli del Liri e del Melfa. Si tratta di un insieme di montagne dall'orografia aspra e molto articolata, caratterizzate da un ambiente naturale selvaggio e ben preservato, con estese foreste di faggio ed emergenze faunistiche quali l'orso marsicano, il lupo appenninico ed il camoscio d'Abruzzo.

Inquadramento geologico

I Monti Marsicani sono spesso caratterizzati da un aspetto alpestre e roccioso, raro nell'Appennino, e questo sia per l'esteso modellamento glaciale risalente al Pleistocene, sia per la loro natura geologica prevalentemente calcareo-dolomitica. La costituzione geologica è quella “di piattaforma”, tipica della porzione di Appennino Centrale posta a levante della linea tettonica “Anzio-Ancona”: si tratta di sedimentazioni avvenute nel Mesozoico in un ambiente di mare tropicale poco profondo, di piattaforma “sottile” o di “scogliera”. Ne sono derivati affioramenti caratterizzati dalla cosiddetta successione “Laziale-Abruzzese”, con maggior sviluppo delle dolomie basali seguite da sedimentazioni pressoché esclusivamente calcaree. In tutto il comprensorio sono presenti estese tracce del glacialismo pleistocenico (circhi glaciali, morene ed anche un lago morenico, il lago Pantaniello) e fenomenologie carsiche (doline, grotte, campi solcati).

Monte Amaro di Opi

Da Pescasseroli, Opi o Villetta Barrea si segue la statale Marsicana fino al bivio della Val Fondillo(1087 m s.l.m) . Attraversato il ponte sul fiume Sangro, che qui riceve l'affluente Torrente Fondillo, si segue brevemente la sterrata che porta all'ampio piazzale dove si parcheggia l'auto(parcheggio a pagamento)nei pressi del Centro Foresta. Si percorre il sentiero F2 lungo la val Fondillo su una strada sterrata che passa a fianco della vecchia segheria di Opi fino al raggiungere sulla sinistra il ponticello sul torrente Fondillo ed inizia il sentiero F1 (attraversato il ponte si gira a sinistra).Nel breve tratto si passa vicino al torrente avendo davanti agli occhi il monte Marsicano, poi il sentiero comincia a risalire ripido .I primi 500 m di dislivello si compiono tutti nella faggeta. A quota 1500 m si raggiunge uno stazzo e si segue direttamente la cresta che porta all’ anticima (1850 m) e da questa alla vetta del monte (1.862 m.).(2 ore in tutto). Verso la cresta si possono vedere dei camosci nel crinale sottostante. Dalla cima si può vedere il monte Petroso, le cime della Camosciara, il Lago di Barrea e il Monte Marsicano Si ritorna lungo lo stesso percorso.

Serra delle Gravare

Da Opi (AQ) seguire l'indicazione per Val Fondillo parcheggiare al centro Visita Parco e Museo della Foresta (q. 1074). Si percorre la val Fondillo fino alla fonte Sfranattara a q. 1238. Nei pressi della fonte c'è l'incrocio con il sentiero F5 che sale verso la Serra delle Gravare sempre all'interno di una faggeta. Ad un bivio per prendere il sentiero F6 che fino alla cresta occorre fare attenzione ad un segno evidente sul tronco di un faggio e seguire sulla sinistra le bandierine bianche-rosse (viceversa se si prende a destra seguendo i segni gialli, lungo una valletta incisa, si arriva ugualmente alla cresta ma per un percorso ripidissimo non più segnato) .Dalla cresta Valico delle Gravare (circa m 1750 ) si raggiunge il Valico dell’Inguagnera m 1804 e la vetta del monte S.Nicola a m 1900.
Segnaletica: segnavia bianco-rosso del parco, sentieri F5 ed F6.Dislivello in salita: 942

Monna Rapanella

Dal paese di Lecce nei Marsi (730 m) una lunga strada asfaltata conduce fino ai 1425 m dell’area attrezzata (tavoli, fontanile e giochi) del rifugio La Guardia, introdotto da una lapide che ricorda il sacrificio nel 1944 di un partigiano sovietico di nome Ivan.
Dal pianoro si percorre un tratto in salita seguendo i resti di un vecchio impianto sciistico, per poi imboccare il sentiero S3 del PNALM, che nel primo tratto percorre un’agevole carrareccia immersa nel bosco.
Lasciata la carrareccia, il sentiero si inerpica nella fitta faggeta che custodisce esemplari secolari (Vallone di Fontecchia, q. 1650 m). Si sale fino a sbucare sul crinale che a destra porta a Monna della Rapanella e a sinistra al Monte Fontecchia.

Giro Monte Mezzana (1791 m) - Pizzo Marcello (1637 m)


mappa del percorso

Uscita a Cocullo dall' autostrada Roma Pescara, arrivare al paese di Anversa degli Abruzzi (550 I, superare il centro e parcheggiare all'altezza dell'indicazione del Castello Normanno. Seguire le indicazioni per Pizzo Marcello percorrendo dapprima una sterrata, svoltare a sinistra e seguire sempre il sentiero attraversando Colli della Fonte (790 m), entrare in una pineta superata la quale si arriva ad una sella belvedere sulle Gole del Sagittario (1077 m).
Dopo un pò si incontra un masso con le indicazioni (mezze cancellate) per Monte Mezzana. Si lascia l'evidente sentiero per Pizzo Marcello per salire su traccia esile lungo un ripidissimo crinale con qualche segno sbiadito bianco-rosso fino ad arrivare alla "Croce di Anversa" (1485 m) con punto panoramico.
Si continua a salire lungo la cresta fino a dei pianori raggiungendo una sterrata che dopo un pò si lascia per continuare sulla sinistra avendo come riferimento la croce della cima (1791 m).
Si scende un ripido pendio a sud est fno a incrociare la sterrata che la si percorre in salita dentro un bosco.
Si prosegue fino all'invaso della "Pescina" (1543 m), si continua per la sterrata fino ad arrivare al bivio (non segnato) che porta alla cima di Pizzo Marcello.
Si torna sulla sterrata che scende ad Anversa degli Abruzzi.

Cima di Passo Cavuto (2002 m)


mappa del percorso

Da Civitella Alfedena salire verso la sorgente -fontana e parcheggiare nei pressi, quindi salire nella scalinata che posta al sentiero per la Valle di Rose(bianco e rosso sentiero n° I1). La prima parte del sentiero e ripida e con il fondo ciottoloso. Dopo un pò la vista si apre su Villetta Barrea, il Passo Godi, Lago di Barrea e Barrea. Sempre in continua salita si entra nel bosco dove il fondo della mulattiera è decisamente più comodo. Si prosegue a fianco alla Valle di Rose, all'interno di una faggeta. A quota 1700 m si incontra un antico stazzo diruto e qui si esce dalla macchia entrando in un anfiteatro chiuso a destra, Ovest, dal Monte Sterpi d’Alto 1966 m, di fronte dalla Cima di Passo Cavuto 2002 m e a sinistra, Est, dal Monte Boccanera 1982 m, alle spalle, il costone della Serra Rocca Chiarano. Il sentiero sale zigzagando tra erba e sassi, e si potrebbero incontrare cervi e camosci al pascolo. Dopo un’ultima ripida salita, a serpentina, si giunge sul Passo Cavuto a quota 1942 m (ascesa 840 m). Dal valico, seguendo la comoda cresta in direzione Est, in pochi minuti, si raggiunge la Cima di Passo Cavuto 2002 m, dove si possono osservare Monte Iamiccio, Monte Petroso, Monte Capraro, Balzo della Chiesa, Monte Marsicano.

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