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Ikaria - Samos (Grecia)

2.6.2009 Meteore La prima tappa del nostro viaggio Greco è, da prassi, alle Meteore che ogni volta ci lasciano senza fiato. Troviamo, ahi noi, chiuso il campeggio dei vecchiotti, peraltro in vendita, mica male l'idea...optiamo per l'altro campeggio ma la piscina agognata è senz'acqua, fregati.

3.6.2009Theopetra Prima di ripartire andiamo a visitare la grotta preistorica di Theopetra, un ragazzo ci fa la visita guidata, non si paga nulla, siamo solo noi ed è incredibilmente interessante, hanno trovato, tra l'altro, gli scheletri risalenti al paleolitico medio, i più antichi trovati in Tessaglia, tracce di focolai e strumenti vari. Il Nozzolone, invece di trasecolare di fronte a tanti ritrovamenti s'informa se la grotta continua mentre io mi perdo a fotografare endemismi floreali tessali. Tappa successiva il bagno alle Termopili ed inchino doveroso all'epico Leonida.Sopra alle termopili cerchiamo il sentiero di Efialte, inerpicandoci per un posto bellissimo ma, come ci dicono i Greci, con "fishi", ossia serpenti che se non prendi l'antidopo entro un'ora ci resti secco, per cui desistiamo dal cercare oltre. Dormiamo a Skala Oropou in Attica.

4.6.2009 Andiamo a visitare il sito archeologico di Anfiaraion, ad Oropos in Attica, santuario di un'antica divinità ctonia collegata con una sorgente dalle virtù oracolari e mantiche (di sogni); non ci sono tracce d'acqua ma di interessante c'è il proscenio di teatro ben conservato ed i resti di un orologio ad acqua. Passiamo la notte nel traghetto che ci porterà ad Ikaria.

5.6.2009 Lo sbarco avviene alle tre di notte, montiamo la tenda davanti alla prima delle chiesette greche che scandiranno il nostro percorso e, fatto giorno, iniziamo a conoscere l'isola. La nostra delusione tocca i massimi livelli perchè Evilos, dove siamo sbarcati, è un buco di paese con una misera bottega per comprare almeno pane e latte, nessuna domazia per dormire, nessun kafeneion, decidiamo allora di passare nell'altra parte dell'isola ad Agios Kirkyros, la città più grande. Lungo il percorso qualche casa sparsa assume il nome di paese, ma i paesi brillano per l'assenza di bottege, kafeneion e soprattutto, domazie, solo un paesaggio di una metamorfica orrida bellezza, con rocce pericolosamente incombenti, ci rallegra. Dormiamo ad Agios Kirkyros, in una domazia sopra i caffè del posto, lamentandoci col gestore per l'assenza di appartamenti in affitto, lui ci propone, molto perplesso, quello a Therma, "guardate se vi piace" non fa che ripeterci, il prezzo è assai allettante, 20 euro la notte.

6.6.2009 Finalmente, trovato il posto per dormire, spartano ma munito di tutto e, in particolar modo, di pace, alberi, silenzio e meltemi, andiamo a far conoscenza con la natura dell'isola, chiamata l'isola rossa,sia per le rocce ma soprattutto perchè è stata utilizzata come confino per i comunisti, pare che ci sia una concentrazione di tali elementi particolamente spiccata, e vai!!! l'isola per noi. Non so se sia fiuto o cosa, troviamo il posto nostro, "atanato nero" ossia l'acqua che rende immortali che sgorga purissima a livello del mare, scavo subito una piscina per farci il risciaquo dopo le nuotate. Passiamo invece il pomeriggio a mollo nella therma lefkados, che sgorga bollente a livello del mare, si mischia con l'acqua salata e cura tutti i mali, nessuno escluso. Quest'isola non è male, ha anche il problema dell'immondizia come a Napoli e (ma questo lo sapremo dopo) quello dell'acqua potabile nonchè è un tantinello radioattiva.

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