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Grotta del Fiammifero
e..... Grotta del Barbagianni (Esplorazioni grotte Supino)

Antefatto: Giovedì sera nessuno prende una benché minima iniziativa, di operativi ci sono solo Simone e Saverio. Paolo è incriccato, ma guardando dalla mia parte fa “entro ottobre tocca disarmare Rossana” vicino a me c’è Elena, guarda lei per caso? “che famo Elena, disarmiamo?” “si” risponde pronta. Chelapossino, m’ha inguaiato!!! Intanto è settembre e Francè mi fa sapere che loro vanno a vedere un buco sopra Supino. Venite? E portate le scalette.

L’epica impresa:
Con la sottoscritta e il Nozzolone si aggregano Luca, Roberta e Simone. “Possiamo venire?” “certo il GS CAI Roma mica è geloso, Simò, portati la roba da grotta che forse qualche grotta ci scappa”.
Intanto Francè mi paventa una risorgenza del fiammifero da fare con le pupe. Arrivati a Supino incontriamo nientepocodimeno che l’accoppiata TurriniBenassi, che questa è terra loro sicuro come una palla.
Arrivano anche Francè con Diana e Sibilla, Cristian e la ragazza, Federico e altre due tizie del CAI, mentre i due fungaroli, scopritori del pozzo per i quali abbiamo portato le scalette, c’aspettano al buco. Che sta sopra una pettata dritta per dritta. “Nonna! questa di montagna non mi piace” mi fa sapere Diana mentre si scapicolla in un senza sentiero.
Al buco armiamo la corda su faggio morto con deviatore su radice rotta e la scaletta con sicura Nozzolesca, e quando lo sposti?. Il pozzo è un bel bucone, saranno 5 metri in tutto che a momenti lo fai in libera e sotto si vede un grande salone di crollo. Ma mettiamo pure tutti sti armi che altrimenti la gente mormora. Scendo su scaletta visto che non ho niente, solo la tikka, e trovo quelli scesi prima che aspettano. Bon, fosse mio l’avrei esplorato tutto, rilevato, accatastato arrivederci e grazie GSCAIROMA, ci si vede alla prossima. Ma mio non è, mi tocca aspettare al freddo e al gelo l’arrivo degli scopritori, che sarebbe uno dei fungaroli perchè l’altro si defila.
Tutti allora si buttano a guardare nella frana, che tanto si vedeva ad occhio nudo che non continuava una ceppa. Il duo Turrinibenassi si infervora davanti a un microscopico rametto senza aria dicendo “si scava qua! che dopo è largo” ma de che. Tant’è che nessuno ha dato credito a sto fatto e io meno che mai. Mi tocca pure aspettare il turno per salire, che tutti vogliono scendere manco fosse sto krubera. Sarei pure salita arrampicando, ma poi la gente mormora, mi tocca far finta di mettermi la corda per sicura. Va boh. Poi con Simone ci gustiamo l’emergere dei Caini, lenti quanto basta, e mi sento un po’ in colpa di averlo portato qua, anziché a disarmare Rossana.
Per scolparmi andiamo a fonte Serena. Il Nozzolone, con Luca Roberta e Simone, vanno a vedere il Ferro, gita turistica, mentre io aspetto Francè.
Appena arriva andiamo finalmente a sta risorgenza del fiammifero che sta dentro una fratta di spine. Ovviamente non ci portiamo nulla, solo le tikke e manco per tutti, così facciamo a turno con Diana e Sibilla. Nel frattempo arriva anche Simone. “Vedete come mi sono infangato?” dice Francesco “non so se vi conviene passare la strettoia, però dopo la grotta soffia e pare che continui, c’è da valutare. Sopra, ma distante, c’è l‘Ouso di Passo Pratiglio, se poi volete andare avanti magari portatevi un pezzo di corda”.
Ecchè siamo Caini? Non fa in tempo a dirci ste cose che ci troviamo, io e Simone, con due tikke due, senza tuta, senza casco, senza corda, a passare la strettoia, arrampicarci su per il meandro, percorrerlo tutto e arrestarci davanti una specie di frana in discesa bruttarella assai. Al che torniamo per scoprire che Francè c’era passato in sta frana ed era lì che dovevamo valutare. “Abbiamo valutato!! Vale la pena tornarci per allargare!!” tanto più che sta vicino alle macchine e anche a Roma, il che non guasta. Ma la valutazione saggia è la mia “Simo, vai con Elena a disarmare Rossana che io scavo qua, con Francè”. Che mi sento mezza Caina pure io, avendo la scusante nonnesca.
Alla prossima! Mg 27.9.2014

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